venerdì 27 luglio 2012

Il Pericardio : La via della sofferenza in Medicina Cinese




Il Fuoco costituisce uno dei cinque movimenti che fanno parte della fisiopatologia della medicina cinese. Ad ogni movimento corrispondono vari organi e al Fuoco corrispondo gli organi di Cuore, Piccolo Intestino, Pericardio e Triplice Riscaldatore.

In questa trattazione prenderemo in considerazione il ruolo del pericardio la cui fisiopatologia e la sua importanza per il trattamento psichico e l’evoluzione del paziente si è persa nella moderna medicina tradizionale cinese. Infatti ,in medicina tradizionale cinese, al pericardio resta la funzione di “protezione del cuore”  e di importanza per il trattamento delle patologie cardiologiche e per il trattamento sintomatico di patologie gastroenterologiche. Purtroppo questo è accaduto a causa dell’epurazione avvenuta per opera di Mao Tze Tung di tutte le antiche tradizioni mediche cinese che arrivano fino a noi grazie agli insegnamenti dei medici vietnamiti e dei monaci taoisti di tradizione orale.

Se osserviamo gli antichi insegnamenti taoisti noi sappiamo che il Cuore è l’Imperatore. All’interno del Cuore ha sede il Piccolo Shen e all’interno del Cervello ha sede il Grande Shen. In MTC non esiste differenza fra Grande e Piccolo Shen ma esiste solo lo Shen come anima; questo è avvenuto per la causa spiegata sopra ad opera di Mao. Il Grande Shen se vogliamo dargli una definizione psicanalitica corrisponde all’IO mentre il Piccolo Shen corrisponde al SE’. Il SE’ corrisponde a tutta la nostra componente pulsionale, istintiva, inconscia, emozionale,”primitiva”, insomma corrisponde a noi stessi nella nostra totalità VERA e ORIGINARIA. L’IO invece corrisponde alla ragione, al mediatore fra gli impulsi esterni ed interni, e la sua funzione è quella di proteggere il SE’, di permettere di esprimersi nella modalità migliore e nella sua totalità, e di mediare fra i nostri impulsi interni e le realtà esterne in modo tale che questi non vengano repressi ma che allo stesso tempo non prendano il possesso di noi stessi.

Il Cuore è l’imperatore perché contiene al suo interno l’anima che rappresenta il nostro SE’ ovvero la parte, come ho detto, totale di noi VERA e ORIGINARIA.

Fatta questa premessa andiamo ad analizzare il Pericardio.

In cinese viene chiamato in due modi : Xin Bao Luo e Xin Zhu.

Xin Bao Luo significa “rete che avvolge il cuore” ovvero con questo nome viene evidenziata la sua funzione protettiva sul Cuore e sul Piccolo Shen.

Xin Zhu significa “ciò attraverso cui il Cuore comanda” e questo nome sta ad evidenziare il suo ruolo di via attraverso la quale  i voleri dell’imperatore arrivano al suo popolo. Il Popolo è il nostro corpo, mentre l’imperatore è il Cuore, al cui interno troviamo il Piccolo Shen.

Da questa definizione possiamo capire che il Pericardio è assimilabile ad un portone che apre ( Xin Zhu) o chiude (Xin Bao Luo) l’accesso al Cuore. Chiudendo lo protegge, aprendo invece permette che la sua luce e i suoi voleri illuminino e governino il corpo nella sua totalità.

Il Cuore viene anche definito Fuoco Imperiale, mentre il Pericardio viene anche definito Fuoco Ministro. Il Fuoco Ministro è lo strumento attraverso il quale, in modalità differenti viene a manifestarsi la luce del Piccolo Shen al corpo. Esistono vari Fuochi Ministeriali secondo le varie interpretazioni : Pericardio, Triplice Riscaldatore, Ming Men, Rene Yang, Fegato, Vescica Biliare. Prenderemo per motivi di trattazione solo in considerazione il Pericardio. Quindi se possiamo dare una “Funzione Ministeriale” al Pericardio è senza dubbio quella di “Concedere l’accesso al Cuore e al Piccolo Shen” . Lo troviamo anche scritto nel LING SHU al cap 71 “ .. Il Cuore è il sovrano che regna sugli organi e sui visceri, è anche la dimora dello Shen. L’energia perversa non può mai attaccarlo , perché questo procurerebbe inevitabilmente la morte. L’energia perversa non tocca che il meridiano Shou Jue Yin..”. Inoltre troviamo conferma di questa funzione di accesso al Piccolo Shen da altri piccoli indizi quali per esempio il  6 PC che è il punto di apertura del meridiano straordinario Yin Wei  il cui nome è Neiguan ovvero Barriera Interna ( ritorna anche qui il concetto di barriera), e lo stesso meridiano Yin Wei se osserviamo la sua etimologia scopriremo che avrà la funzione di metterci in connessione ( Wei) con la nostra parte più profonda ( Yin) e anche questo ha direttamente a che fare con il Pericardio.

 La funzione ministeriale del Fegato è quella invece di “Permettere il flusso delle emozioni che sono il nutrimento del Piccolo Shen” e questo viene effettuato tramite il Diaframma. Il Diaframma infatti è , come il Fegato , l’armonizzatore e colui che permette l’espressione delle emozioni. Un Diaframma mobile permette un fluire naturale delle emozioni e della percezione del nostro SE’. Un Diaframma bloccato invece impedisce questa attività.

Bloccare la percezione delle nostre emozioni è una forma di difesa del nostro inconscio alla sofferenza. Se proviamo inconsciamente un’emozione che causa dolore o sofferenza il Fegato, per proteggere il Cuore da certe emozioni dolorose blocca il Diaframma che è l’accesso al “palazzo imperiale”, ovvero il torace. Ma questo blocco ha un prezzo è quello di non percepire emozioni , di non percepire il nostro SE’ ma solo il nostro IO, di respirare meno, di avere meno energia, e di tentare in qualche maniera di “soffocare” noi stessi per non soffrire.

Il Pericardio invece come difesa successiva blocca l’accesso al Piccolo Shen e tale evento causa una perdita totale di percezione del SE’ e l’emozione che ci indica questo blocco del Pericardio è il Panico che può sfociare in Terrore. Perché insorge il Panico? Prendiamo in considerazione l’asse SHAO YIN, ovvero Cuore-Rene che è l’asse più profondo, l’asse alchemico di trasformazione della persona in cui il “fuoco scalda l’acqua e l’acqua spegne il fuoco” e così noi continuiamo ad evolverci con i cicli della natura e della vita. Il Pericardio con la sua forma di difesa di chiudere l’accesso al Cuore blocca la connessione tra Cuore e Rene e come tale insorge il Panico e in seguito il Terrore. Ma il Panico che cos’è se non la perdita di contatto con l’oggetto amato? E in questo caso siamo noi stessi. Il Blocco dello Shao Yin non permette l’espressione del Piccolo Shen e quindi di percepire noi stessi. In medicina classica cinese si dice che il Piccolo Shen ci indica il nostro Ming, ovvero il nostro destino e questo corrisponde per noi occidentali alla percezione del nostro SE’.Non percependo il nostro SE’ subentra il Panico e in seguito il Terrore.

I sintomi che indicano in MTC  il blocco del Pericardio sono : Dolore toracico, Palpitazioni, Nausea, Isteria, Agitazione, Depressione; tutti sintomi che possiamo trovare ad esempio nel così detto Attacco di Panico, come ad indicare che all’origine di tutto il primo sintomo che compare è il Panico che può essere anche misconosciuto.



Ho messo in risalto le due modalità di difesa psichica del Fegato e del Pericardio e ho mostrato come siano connesse una con l’altra anche perché entrambi fanno parte non a caso dello stesso livello energetico JUE YIN.

La nostra società vive ormai solo di IO, ovvero la mente domina il corpo e il nostro SE’ con concetti come Dovere, Performance,Potere,Successo,Carriera andando in questa maniera in senso opposto rispetto al suo flusso naturale e questo può solo portare al disagio e alla patologia psichica e di seguito quella corporea.

Il nostro IO, che corrisponde al Grande Shen, invece di permettere  l’espressione armoniosa del volere del Piccolo Shen tramite la Vescica Biliare va invece a dominarlo e a dominare il corpo soggiogandolo con il potere del Du Mai. Questo metodo di difesa interviene dopo che abbiamo perso il contatto con il nostro Piccolo Shen e subentra il Grande Shen con le sue “illusioni” di dominio di noi stessi e di piegare il nostro corpo al nostro IO sperando che questo ci riporti alla vera felicità. Ma la vera felicità secondo la medicina cinese e nel seguire il nostro destino che è indicato dal Piccolo Shen, e alla stessa maniera il famoso psicanalista Alexander Lowen diceva che l’unica via per raggiungere la vera gioia è arrendersi al nostro corpo e riscoprire il nostro SE’. E’ curioso notare che un suo libro il cui titolo in italiano è “Arrendersi al corpo” in inglese il suo titolo originale fosse “Joy” che vuol dire gioia.

Per riscoprire il nostro SE’ il pericardio è la via che porta all’incontro con il nostro Piccolo Shen e con il nostro destino. Ma è una via che si è chiusa a causa della sofferenza.  Per poterla riaprire dovremo andare a lavorare sul meridiano di Pericardio sapendo che andremo a rivivere certe sofferenze ma questa è la sola via per ritornare a noi stessi.

Osserviamo il percorso del meridiano di Pericardio. E’ costituito da nove punti ( come il meridiano di Cuore) e presenta una branca interna e una esterna. La branca interna nasce dal 17 RM, esce dal pericardio e percorre tutta la cavità addominale collegando così i tre jiao. La branca esterna parte dal 17 RM e percorre in profondità il quarto spazio intercostale, emerge al 1 PC  situato a 1 Kun dal capezzolo all’esterno. Si dirige verso il cavo ascellare e percorre la faccia anteriore del braccio fra i meridiani di Polmone e Cuore. Percorre tutto l’avambraccio , il polso , il centro del palmo della mano e termina sotto l’unghia del terzo dito dalla mano.

E’ importante conoscere il percorso dei meridiani perché essi non sono solo una insieme di punti , ma sono proprio una via di evoluzione della persona e ogni punto corrisponde ad un gradino in più da superare per la nostra evoluzione. E come dicono i maestri taoisti “ Il nome manifesta il destino” così il nome di ogni punto ne manifesta la funzione.

1 PC – Tian Qi – Raccolta dell’acqua del cielo , vuole rappresentare il raccolto del nutrimento (acqua) che proviene dal cielo, ma può essere interpretato come un punto di raccolta delle lacrime (acqua) dell’anima (cielo)

2 PC – Tian Quan – Fontana del cielo , le lacrime vengono fatte sgorgare in modo da poterle rivivere e assaporarle

3 PC – Qu Ze – La musica dell’acqua stagnante , occorre imparare ad ascoltare i nostri traumi e le nostre sofferenze per poterli superare.

4 PC – Xi Men –Punto di apertura della sofferenza, occorre dopo aver ascoltato e conosciuto il nostro dolore sbloccarlo e andare a scavare a fondo per affrontarlo in profondità.

5 PC – Jian Shi – è lo spazio che divide il riemergere di certe manifestazioni, dobbiamo imparare a non ricadere sempre nei nostri errori per non soffrire e ogni errore e fuga dalla sofferenza si manifesta con una sofferenza fisica.

6 PC – Nei Guan – Barriera Interna , dopo aver compreso il messaggio della sofferenza possiamo iniziare ad aprire le nostre barriere interne e incontrare il Piccolo Shen.

7 PC – Da Ling – Grande tumulo, serve per aprire e rompere le barriere che separano la comunicazione armoniosa tra Piccolo e Grande Shen,  e capire che il nostro SE’ e il nostro IO esistono per lavorare insieme.

8 PC – Lao Gong – Palazzo della fatica, e dopo tutto questo lavoro possiamo entrare nel palazzo dello Shen e conoscere il nostro Ming.

9 PC – Zhong Gong – Via maestra del centro, non resta che percorrere e accettare la nostra strada.

La via del Pericardio ci indica le istruzioni per la vita.

Il trattamento consiste nel trattare i corrispettivi punti del meridiano di pericardio per aiutare il paziente a superare i suoi gradini del percorso evolutivo.

Il trattamento del Pericardio è un metodo indicato dalla medicina classica per aiutare la persona a riscoprire il proprio SE’ e di aprire le porte al proprio Destino.

Pace e Bene amici cari e Buone Vacanze a tutti!

Alberto

venerdì 6 luglio 2012

Un anno insieme






E' passato da poco un anno da quando ho iniziato a scrivere le mie " folli idee" qui su questo blog e da quando abbiamo iniziato a conoscerci tramite queste pagine...
Vorrei ringraziare e abbracciare ciascuno di voi, ma siete veramente tanti e da tutte le parti del mondo quindi vi abbraccio con il mio Cuore e vi ringrazio per essere qui...
Pace e Bene cari amici
Ritroviamoci anche per festeggiare il secondo anno.
Un abbraccio

Alberto

mercoledì 4 luglio 2012

Semplicemente tenersi per mano




Perdonate la lunga attesa... lunghi periodi di lavoro, di studio, di ricerca, e di continuo e imperturbabile lavoro su me stesso come terapeuta mi hanno reso difficile in questo periodo scrivere e trovare i ritagli di tempo per scrivere qualcosa... ma soprattutto il domandarmi cosa scrivere.. 
Non avendo un progetto ben chiaro copierò Fellini che con il suo capolavoro " 8 e mezzo " , ha parlato del suo stato di allora come essere umano.. io invece vorrei parlare della mia riflessione continua e costante che mi pongo davanti ai miei pazienti... " Chi è un buon terapeuta?" e soprattutto " Che cos'è un iter terapeutico?"...
Molti di noi credono che un medico o un terapeuta sia uno scienziato che ha studiato anni e anni e che dietro alla sua scrivania sia il detentore di un sapere che si concentra in poche righe di carta, poche parole, a volte una pillolina e alla fine la soluzione di ogni male in breve tempo. Altri credono siano un ciarlatano che si approfitta delle sofferenze del paziente per far risaltare il suo delirio di onnipotenza e farci sentire fragili e indifesi e che se proprio va bene lo usiamo per scrivere due "ricette rosse" almeno non paghiamo le medicine .Altri ancora lo vedono come una specie di Mosè che ci apre le "acque della nostra sofferenza" e ci guida fino alla "terra promessa" del nostro stare bene, mentre altri come un nuovo Gesù Cristo che dice " Io sono la Via , la Verità e la Vita e perciò ti dico Alzati e Cammina"... ( devo ammettere che però la maggior parte delle persone che credono che il terapeuta sia una specie di Mosè o di Gesù Cristo,  sono i medici e i terapeuti stessi più che i pazienti..) ... 
Beh che dire qual'è la risposta... forse tutte sono vere e forse nessuna.. direi che un sano " Non ne ho idea!" sia un bel punto di partenza...
Direi che forse l'unica cosa certa del terapeuta è che è un essere umano...in carne ed ossa.. niente più... niente meno... che ( più o meno coscientemente) ha scelto il suo percorso per la sua particolare sensibilità verso la sofferenza...altri invece verso il potere e i soldi... 
Lasciando perdere l'ultimo gruppo interessanti a far girare l'economia, pensando invece a quelli che lo fanno per combattere la sofferenza dobbiamo pensare che lo fanno soprattutto per se stessi... si infatti dietro al " Voglio salvare vite umane" c'è in realtà la frase molto inconscia del " Voglio salvare la MIA vita"... Facciamo questo lavoro per salvare noi stessi in primis... solo che i più di noi non lo sanno...è per questo che dico sempre che tutti noi ( ma tutti tutti ) dovrebbero fare un percorso di psicanalisi personale per capire certe sue dinamiche... Si risolverebbero tanti deliri di onnipotenza nei terapeuti e tante frustrazioni in altri....e di conseguenza si avrebbe una migliore terapia... 
Ma ora che abbiamo capito che dietro alla scrivania c'è un bambino/a con tanti titoli e specialità che teme la sofferenza... noi come pazienti che ci dobbiamo aspettare da questa figura qua che ha tutto in realtà tranne che poteri taumaturgici?
Bella domanda... direi che la prima cosa che dovremmo aspettarci è rompere una nostra illusione... ovvero quella che la responsabilità del nostro cammino di guarigione e di crescita è degli altri... ma NON nostra..
Dovremmo piano piano capire che l'iter terapeutico non è prendere una pastiglia e risolvere il sintomo... non è affidarsi alle mani di qualcuno e non fare nulla perchè deve fare lui...non è fare tutto noi da soli perchè " chi meglio di noi può aiutarci?".... E' un cammino insieme in realtà.... 
Corpo, Mente e Anima sono una cosa sola legate da un legame energetico indissolubile.... Se vogliamo risolvere le nostre problematiche fisiche dobbiamo sanare quelle della mente e dell'anima insieme.... E non è un percorso ne facile... ne divertente anzi... è un percorso in canoa in mezzo alle rapide, ai sassi e alle acque turbolente e insidiose di noi stessi.... il cui obiettivo è arrivare a valle ed entrare infine nel mare del nostro cuore e della pace del nostro Corpo ( e con esso intendo l'integrità di corpo, mente e anima)... alla consapevolezza di sè, alla padronanza di sè e all'affermazione di sè....e soprattutto ad Amare...
Voi direte che centra un mal di testa con la capità di amare? Beh come sapete... il corpo è il campo di battaglia delle nostre guerre e conflitti interni... e i bombardamenti cadono proprio sul campo di battaglia...
Ora, per scendere le rapide con la canoa serve un'altra persona che ci insegni la strada, che remi con noi ( non solo lui..) che ci incoraggi nei momenti di sconforto e ci corregga nei momenti di sbandamento.... è un lavoro in due... e come dico sempre ai miei pazienti " Io posso accompagnarla fino davanti alla porta...per aprirla lo dobbiamo fare insieme... ma poi attraversarla sei tu che devi volerlo... non posso fartelo fare ne farlo io per te... " 
Alla fine il cammino terapeutico,e lo dico da terapeuta innamorato del suo lavoro, direi che è qualcosa di meraviglioso... un cammino alla pari... mano nella mano.... un cammino di fiducia, amore, rispetto e crescita insieme....
Ma forse dire che alla fine della fiera non serve porsi queste domande e darsi queste lunghe risposte... ma forse stare in silenzio e viversi quel momento.... quindi prendete tutto quello che ho scritto come una chiacchierata tra amici....
Teniamoci per mano amici cari... buon cammino...
Pace e Bene