venerdì 13 novembre 2015

GUI E MO, L'ENERGIA DEMONIACA CHE E' IN NOI E LA SUA INFLUENZA SULLA PSICHE



                            






Carissimi eccomi tra voi con gioia di nuovo a riscrivere sul mio blog, e pubblico la mia relazione portata al congresso della Società Italiana di Agopuntura del 2014. 
Spero vi sia di gradimento.. 
Nella nostra società si è sempre parlato di demoni,diavoli e forze malefiche, con un atteggiamento di rifiuto, negazione e paura. Tutta la società occidentale, radicata nelle sue influenze cristiane, ha sempre visto due entità contrapposte in eterna lotta, il Bene contro il Male, la Luce contro le Tenebre, Dio contro il Diavolo. In questa guerra il Bene trionferà sempre e il Male deve essere scacciato da noi, rifiutandolo come qualcosa da estirpare da noi stessi e dalla società. Ma da dove ha origine il male nella nostra tradizione e società? Dobbiamo andare a vedere il mito biblico..
In principio Dio, nella Sua Gloria e Potenza, il secondo giorno della Creazione fece i Cieli e con essi tutte le schiere angeliche e le creature celesti. Gli angeli erano le creature più vicine a Dio, poste al servizio Suo e della Creazione. Pur essendo al servizio di Dio anche loro erano soggetti al Libero Arbitrio, la legge Universale che regola tutto il Creato. Tra questi il più potente e luminoso era un angelo di nome Lucifero, il cui nome porta il significato di Portatore di Luce. Era tanto radioso e grande che era la creatura più simile a Dio in gloria e potenza. Un giorno rendendosi conto realmente di ciò che era decise di mettere in atto una ribellione e di non essere più servo.. ma padrone. Un gruppo di angeli lo seguì nella ribellione all’autorità di Dio, ma un angelo altrettanto potente e devoto a Dio, Michele,sconfisse Lucifero e fece precipitare lui e i suoi seguaci giù dai Cieli nelle profondità della Terra, dove cambiò aspetto e divenne oscuro e mostruoso e divenne il Diavolo e gli angeli caduti divennero i suoi Demoni. Da allora la guerra tra il bene e il male non è mai cessata e continuerà fino all’apocalisse, secondo il cristianesimo, dove il Diavolo verrà sconfitto definitivamente.
Per la tradizione ebraica antica invece i demoni erano visti come creature fatte di energia che non per forza erano malefiche.. ad esempio il rito del capro espiatorio consisteva nel far ricadere su di una capra i peccati della persona e poi di giustiziarla. A quel punto un demone del deserto, chiamato Azazel, avrebbe portato via i peccati della persona.
Nella cultura giapponese più antica i demoni o oni avevano una funzione anche benefica e protettrice che poi nei secoli si trasformò anche qui in una visione di creature malefiche da scacciare e controllare.
Nella tradizione cinese si parla di creature malefiche e demoniache facendo la distinzione tra : Yao, spiriti della natura di duplice forma animale e umana, molto simili agli Oni giapponesi
Gui, fantasmi che accompagnano l’uomo nella vita e nella morte.
Mo, demoni che vanno a possedere il corpo delle persone causando malattie croniche, che possono portare alla morte e al suicidio, secondo la tradizione.
Essendo la medicina cinese parte della cultura e tradizione cinese,ed essendo questa in origine una cultura di origini sciamaniche , animistiche ed esoteriche,vedeva molte malattie come possessioni demoniache, e queste venivano trattate con dei trattamenti simil- esorcismi, il cui scopo era estirpare il demone infestante dal corpo della persona , di cui la malattia ne era il segno.
Dobbiamo inoltre precisare però che nella cultura cinese vi sono approcci differenti: l’approccio Taoista e quello Confuciano. Quello Taoista non giudica il Bene e il Male come due entità di cui una è meglio dell’altra, ma piuttosto di due aspetti della realtà che esistono e si inter-scambiano in un movimento fluido e continuo. Due aspetti del grande Dao, uno Yin e l’altro Yang . La tradizione Confuciana invece, che si interessa molto al ruolo dell’uomo nei confronti della società , ovviamente giudicherà sbagliato il Male e giusto il Bene, al fine di una vita migliore dell’uomo nei confronti degli altri uomini. Un approccio molto più simile all’occidentale.
Io credo profondamente sull’importanza e sugli effetti che hanno le tradizioni, le credenze e i culti delle società sulle nostre vite e dell’importanza delle nostre radici dalla quale non dobbiamo ne possiamo separarci. Non siamo cinesi ne di tradizione cinese. Noi siamo occidentali, e personalmente sono un’occidentale di religione cattolica, e ritengo fondamentale fare questa differenza, perché ciò che siamo non è legato dal pensiero e società orientale, ma da quella occidentale, che lo si voglia o meno accettare e separarci da questo significherebbe separarci dalle nostre radici. Possiamo però utilizzare le efficaci tecniche dei cinesi e della loro medicina per lavorare sui di noi come via efficace di riscoperta e rinascita di noi stessi rispettando le nostre radici.
La tradizione cinese ci insegna come siamo un tutt’uno unito e diviso allo stesso tempo con l’Universo. Ci insegna che le energie che scorrono in noi derivano dal Cielo e dalla Terra e ne sono un loro dono. Ci insegna che ciò che è intorno a noi è anche in noi. Pertanto se nell’Universo e nella nostra cultura esistono due entità una benefica e una malefica in eterna lotta, così che è anche in noi.. nella nostra mente, nella nostra anima, nel nostro corpo e nelle nostre energie. Esistono, infatti, in noi energie benefiche e malefiche.. angeliche e una demoniache, in eterno conflitto.
Scopo di questo lavoro è spiegare l’esistenza e funzione di questa energia demoniaca, i vari metodi terapeutici per possederla, contenerla e far cessare questo atroce conflitto che è in noi al fine di risolvere le patologie causate da esso.

L’ANTICO TRATTAMENTO DELL’ENERGIA DEMONIACA NELLA MEDICINA CINESE : I 13 DEMONI
Se andiamo ad analizzare i testi classici della medicina cinese ed in particolare il Su Wen e il Ling Shu, in tutti i suoi capitoli si vedrà parlare dei Fattori Patogeni quali Freddo, Caldo, Umido,Vento, Fuoco e Secco come causa delle patologie. Il messaggio che viene mandato in un primo tempo è di una energia esterna che viene a penetrare nel nostro corpo e va a causare la patologia, sia fisica che psichica. Una visione non molto differente dalla nostra visione infettivologica delle malattie. Il concetto di fondo della terapia è di eliminare il Fattore Patogeno Esterno ( FPE) tramite varie tecniche quali l’agopuntura, le erbe, la moxibustione e il Qi Gong.
A proposito di questo movimento di energetico che va dall’esterno all’interno, e soprattutto riguardo all’argomento demoni, nell’antica medicina cinese si pensava anche all’infestazione del corpo del paziente da parte di uno spirito maligno che veniva chiamato Gui, come detto prima. Nel Ling Shu al cap.58 si parla appunto di questo nel caso di persone che si ammalano improvvisamente senza rendersi conto particolarmente dell’accaduto.
Quante patologie occidentali possiamo far rientrare in questo campo? Molte direi.. A partire da tutte le problematiche psicologiche che si volgono al versante psicotico, come anche a quello depressivo, come pure a quello schizofrenico, senza tralasciare tutti noi buoni nevrotici che stiamo nel mezzo. Inoltre a questo aggiungiamo tutte le patologie acute con perdita dello stato di coscienza, che va dalle aritmie fatali, alle patologie ischemiche cerebrali fino ad arrivare alle patologie neoplastiche con andamento metastatico..
Il grande medico Sun Si Miao, codificò un trattamento apposito per trattare le patologie da infestazione dei Gui che vanno a causare problematiche dello Shen, chiamando questo trattamento “ I 13 demoni”. Consiste in 13 punti, divisi in 4 triplette, che vanno a trattare le problematiche causate dai Gui. Erano un vero e proprio “esorcismo” tant’è che venivano utilizzati aghi speciali, legati con un filo di seta al loro apice, in modo tale che il medico non dovesse toglierli con le proprie mani ma semplicemente tirando i fili, in modo da scongiurare di infettarsi con il Gui. Gli aghi poi venivano gettati nel fuoco.
Questa procedura mostra quanto fossero presi sul serio i Gui e quanto fossero visti come qualcosa di concreto e malefico che poteva colpire chiunque indiscriminatamente, e dal quale occorreva proteggersi. Siamo ancora in un ambito di visione sciamanica e animistica della malattia ma che comunque ha creato un approccio efficace sia per il trattamento di patologie psichiatriche, sia per il trattamento in emergenza di patologie insorte improvvisamente di cui il paziente non ha coscienza.
I “13 demoni”, come detto, sono 13 punti nel cui nome è presente l’ideogramma Gui, e che hanno efficacia nel trattamento di patologie causate dai demoni esterni. In origine i punti erano 21, ma Sun Si Miao ne ha selezionati 13, molto probabilmente i più efficaci.
Vediamo ora in dettaglio questa importante tecnica della medicina cinese:

1° TRIPLETTA
26 GV - Gui Gong, palazzo del fantasma
11 LU - Gui Xin, fiducia del fantasma
1 SP Gui Lei, fortezza del fantasma
Questi punti della tripletta sono tutti punti Ting, i quali aprono i portali e risvegliano la coscienza, reintegrano lo Yang, trattano le pienezze sotto il cuore e aprono la gola per esprimere le emozioni ( secondo il Nan Jing).
Secondo la tradizione questa tripletta è quella da utilizzare sempre in tutti i casi da associare alle triplette successive o a punti esterni. Le indicazioni per questa tripletta sono “ Le entità sono entrate nel corpo del paziente e parlano alle sue orecchie, tanto che gli pare di sentire la propria voce parlargli nella testa e lui si fida di questa. Questa voce induce la persona a ritirarsi dal mondo. Le persone vicine al paziente lo vedono sempre assorto in se stesso e che tende a separarsi dal mondo.”
2° TRIPLETTA
7 PC - Gui Xin, cuore del fantasma
62 BL - Gui Lo, strada del fantasma (con ago riscaldato e puntura superficiale)
16 GV - Gui Zhen, cuscino del fantasma
E’ da notare che questi primi 6 punti delle due triplette cominciano e finiscono con il Du Mai, essendo una delle sue funzione il sostegno dell’Io del paziente e la sua connessione con la realtà.
Come indicazioni di questa tripletta Sun Si Miao dice “ Il Gui induce cambiamenti ulteriori nel comportamento del paziente. Il paziente inizia a frequentare posti e avere comportamenti che non aveva mai avuto. La voce nella testa non si sente più solo quando si sveglia ma anche quando va a dormire. Il Gui penetra fino al cuore.

3° TRIPLETTA
6 ST - Gui Chuang, letto del fantasma (con ago riscaldato e puntura superficiale)
24 CV - Gui Shi , mercato del fantasma
8 PC – Gui Ku,caverna del fantasma
Secondo Sun Si Miao dobbiamo usare questa tripletta quando “ la persona incomincia a parlare nel sonno a volte con voce diversa dalla sua. Ha cerchi verdi attorno agli occhi perché fa fatica a dormire, e per questo anche preferisce stare nell’oscurità. La persona fa uso di sostanze che lo portano allo stordimento e frequenta posti dove ci sono altri Gui. La persona inizia a frequentare posti umidi,scuri e freddi. E’ un paziente che si nasconde sotto i tavoli e che manifesta una separazione della realtà.”
4° TRIPLETTA
23 GV - Gui Tang, sala del fantasma
1 CV - Gui Zang, fantasma nascosto ( solo in moxa)
11 LI - GuiChen, fantasma ufficiale ( con ago riscaldato e puntura superficiale)
Hai Quan Gui Feng, sigillo del fantasma
L’ultima tripletta ha 4 punti perché sono coinvolti sia il Ren Mai che il Du Mai. Quando viene interessato il Ren Mai il paziente dimagrisce molto e sviluppa comportamenti autodistruttivi.
Il malato ha risvegli notturni, sembra un fantasma che si aggira per la casa. E’ in stato confusionale e non riconosce le persone a lui note. Col progredire della malattia il paziente diventa sempre più freddo e soporoso. Può arrivare al punto di portare al suicidio il paziente”
Questo antico trattamento può essere utilizzato per varie patologie e problematiche fisiche e psichiche. Ecco ora un piccolo schema che può aiutare:
  • 1° tripletta , in tutti i casi e nelle patologie fisiche ad insorgenza improvvisa della quale il paziente non se ne renda conto
  • 1° tripletta + 2° tripletta, per i disturbi psicotici
  • 1° tripletta + 3° tripletta, per i disturbi schizzoidi e schizzofrenici
  • 1° tripletta + 4° tripletta, per i disturbi depressivi e le demenze
Osservano questo trattamento dobbiamo però domandarci: “ Che cosa sono i Gui??” o ”Cosa rappresentano secondo la visione energetica??” I “13 demoni” sono senza dubbio una tecnica molto efficace nel trattamento delle patologie per cui è indicato e, a mio parere, da riscoprire nella pratica dell’agopuntura moderna. Ovviamente, però, i Gui non sono spiriti che possiedono i corpi delle persone, ma piuttosto rappresentano la manifestazione ultima e improvvisa di un blocco del flusso della nostra energia demoniaca, che chiameremo “MO” . Andremo ora a capire cosa sono realmente i MO e come si formano nel nostro corpo.

MO : L’ENERGIA DEMONIACA
    Secondo la tradizione antica, i Mo sono dei demoni molto più potenti dei Gui , poiché hanno la capacità di penetrare e impossessarsi molto in profondità del paziente, fino al livello dei meridiani Luo.
    Dobbiamo ricordare che il nostro corpo è costituito, secondo la medicina cinese da vari strati energetici.
    Al centro del nostro “cosmo energetico” ci sono i meridiani principali, che rappresentano a livello psichico il nostro lato cosciente, a livello fisico la manifestazione ultima del nostro Jing e del nostro Shen, e a livello energetico ed emozionale il “canto della nostra vita”.
    A proteggere i meridiani principali troviamo due prime linee di difesa: i meridiani tendino-muscolari contro i fattori patogeni esterni (FPE) e i meridiani Luo contro i fattori patogeni interni (FPI). Se i fattori patogeni superano la prima linea di difesa dell’organismo, vengono deviati e “stoccati” in altri merdiani ben lontani da quelli principali, che sono per i FPE i meridiani distinti e per i FPI i meridiani straordinari.
    Facciamo un esempio, se un evento traumatico esterno, psichico o fisico, colpisce una persona, la wei qi dei meridiani tendino-muscolari interverrà come prima linea di difesa. Nel corpo della persona , a seguito del trauma, nasceranno emozioni che turberanno e minacceranno i meridiani principali; per evitare ciò queste emozioni verranno represse e trattenute nei meridiani Luo.
    A seguito di questa repressione, il libero fluire delle emozioni e del qi verrà interrotto,si creeranno dei blocchi,il qi inizierà a stagnare, a corrompersi e perturbarsi e a dar vita ai MO : i nostri demoni interni.
    Come San Michele fece precipitare nella terra Lucifero, così le emozioni “ribelli” precipiteranno in noi, nella più profonda repressione,e da qui daranno vita ai nostri diavoli interni.
    La loro sede sarà nel sangue o Xue,la stessa sede dello Shen.
    Anche in noi, così, esiste la lotta tra il Bene e il Male.
    I Mo prendendo sede nel sangue andranno a perturbarne il flusso causando uno squilibrio tra lo Yin e lo Yang e una cattiva nutrizione degli organi, colpendo in prevalenza fegato, cuore e polmoni: la sede degli Hun, dei Po e del piccolo Shen. I Mo circolando prenderanno sede nel sangue dei vari Zang e nasceranno cosi i 6 Mo: Il Dragone dall’Acqua, la Tigre dal Legno,la Fenice e la Volpe dal Fuoco,la Scimmia dalla Terra e il Serpente dal Metallo. Il Dragone è il signore del Potere e della Distruzione, la Tigre della Vendetta e del Sadismo, la Fenice della Superiorità e Arroganza fisica, la Volpe di quella intellettuale. La Scimmia è signora della Provocazione e dello Scherno, il Serpente infine della Seduzione e Manipolazione. Esiste un’altra classificazione dei demoni che li divide in 5 dragoni (yang) e 5 tigri (yin), ma ho preferito utilizzare la precedente perché visivamente più intuitiva secondo me.
    I demoni rimangono per lo più oscuri e celati alla coscienza, circolando nella parte più Yin e inconscia di noi, ovvero lo xue. In questa maniera continueranno a portare squilibrio nello Yin e nello Yang e nei vari organi, finchè la situazione scoppierà e nascerà la patologia psichica che in un primo tempo sarà una nevrosi e se non trattata poterà a tutta una gamma di patologie che vanno dal versante schizofrenico da un estremo, a quello psicotico all’altro estremo. In parole povere quando la lotta diventa troppo atroce dentro di noi scegliamo come non sentirla più: o ci dissociamo da essa o evadiamo in un altro mondo.
    Staccandoci per un secondo dalla medicina cinese vorrei fare una breve integrazione psicanalitica di questo argomento, al fine di mostrare che anche in occidente come in oriente, seppur diversi e con radici differenti, combattiamo la stessa battaglia.
    Se osserviamo la storia del pensiero e delle scoperte psicanalitiche in occidente, il primo a parlare di lato oscuro nel senso demoniaco è C.G.Jung introducendo il concetto, appunto, di una parte della nostra psiche oscura, celata, con radici anche malefiche che chiamerà “Ombra”. Dobbiamo ricordare che Jung è stato un eccellente studioso di Taoismo e culture orientali oltre ad essere un grande psicanalista. Contemporaneo a Jung è W. Reich, anche lui allievo di S.Freud, che non parlò di demoni direttamente, ma introdusse l’importanza del concetto di lavoro sul Transfert e Controtransfert con il paziente. Ricordo che per Transfert si intende ciò che il paziente proietta sul terapeuta, e per Controtransfert ciò che il terapeuta proietta sul paziente. Dobbiamo tenere sempre a mente che il setting terapeutico, o il luogo di terapia del paziente,di qualsiasi terapia si tratti, è una palestra dove il paziente andrà sempre a proiettare i suoi demoni sul terapeuta (TRANSFERT) e sull’ambito terapeutico, e questa è cosa buona e giusta. Il problema però è che il terapeuta deve essere ben cosciente del Transfert, e soprattutto dei propri demoni interni che si attivano in risposta a quelli del paziente e che, da terapeuta, deve stare bene attento a non proiettare e agire,se non in maniera ben cosciente e voluta a fini terapeutici (CONTROTRANSFERT). Questa lotta e lavoro interno è tutto inconscio, ma è necessario per una buona terapia che diventi conscio; ovvero che liberiamo la Ying Qi dai Luo e la portiamo ai meridiani principali. Il Transfert è un meraviglioso strumento di lavoro per il paziente e il Controtransfert uno strumento eccezionale per conoscere e capire il paziente al meglio. Per questo motivo Reich sanciva l’importanza del lavoro sul Transfert e Controtransfert, ma non fu lui a introdurre il lavoro e il concetto di demoni in psicanalisi. Fu il suo allievo A. Lowen ad introdurre il concetto di “demoni”, definendoli come energie derivate da emozioni stagnanti dal passato, che assumono un carattere oscuro e malefico per questo. Il primo infine a portare a fondo il lavoro sui demoni è stato un allievo di Lowen il cui nome è Ben Shapiro.
    Nel suo lavoro Shapiro spiega bene che cosa sono i demoni: sono energie oscure con un carattere malefico, originate da blocchi antichi di emozioni, il cui scopo è proteggere il paziente dal rientrare nelle sue “ferite” e blocchi originari.
    Esempio per capirci meglio: il desiderio di potere va a proteggere la persona dal risentire ancora la sua ferita che è quella di sentirsi fragile e impotente.
    Shapiro divide inoltre i nostri demoni in due categorie: i demoni genitoriali e quelli infantili. I demoni genitoriali sono quelli che i nostri genitori hanno proiettato su di noi per dominarci, mentre quelli infantili sono le nostre forme di difesa ai demoni genitoriali.
    Facciamo sempre un esempio per capirci meglio.
    Mettiamo che un padre sia molto duro con il figlio e lo faccia sempre sentire impotente e incompetente. Dietro a questo demone del padre vi è la paura di sentirsi fragile e impotente, e il suo demone causerà la sua stessa ferita al figlio, che si sentirà umiliato e castrato dal padre. Da questa frustrazione nel bambino nasceranno emozioni di dolore, paura, tristezza e rabbia verso il padre, che però verranno bloccati nei meridiani Luo. In seguito a questo blocco nascerà il MO, e precisamente lo stesso del padre.
    Terminata questa digressione psicanalitica, possiamo ora vedere quanto sia diffuso sia nella cultura orientale che in quella occidentale lo studio e l’importanza del lavoro su questa tematica.
    Ma perché è importante lavorare sui nostri demoni? Perché sono una parte inconscia e nascosta di noi che ha una pesante influenza sia sulla nostra salute fisica, che psichica. Inoltre, visto che abbiamo appreso che non sono una vera e propria entità che si impossessa di noi, ma più che altro una energia che nasce e si trasforma in noi, è importante lavorarci per impossessarsi di questa nostra ulteriore fonte di vitalità (poiché ogni forma di energia infonde vitalità al corpo) e di far cessare la guerra che è in noi tra bene e male. Dobbiamo ridare dignità e rispetto ai nostri demoni poiché come abbiamo visto non sono dei nemici ma delle sorte di difensori e protettori delle nostro ferite e fragilità, e la vera terapia sarà prendere coscienza, padroneggiare ed esprimere i nostri demoni tenendoli saldi in pugno senza alcuna paura, per potere così vedere le ferite che proteggono. Dobbiamo acquistare una visione taoistica che non giudica ne accusa, ma accetta che siamo fatti sia Luce che di Tenebre, di Yang e Yin e che questo va accettato e rispettato. Inoltre i demoni sono un potente strumento per il terapeuta per capire e conoscere cosa si muove nel paziente, semplicemente ascoltando se stesso. I nostri demoni interni, infatti, rispondono e si attivano ai demoni del nostro paziente, come il nostro cuore si muove davanti alla gioia e l’amore, rispettando sempre la regola che ciò che è attorno a noi è anche in noi. La Terapia è accettare, comprendere, integrare, possedere ed esprimere lo Yin e lo Yang che è in noi.
    LA TERAPIA
    Innanzitutto dobbiamo fare una premessa: NON E’ UNA TERAPIA DI BREVE DURATA! Mi permetto di sottolineare questo perché vi è ormai nella medicina ufficiale e anche in quella complementare la ricerca miracolistica della terapia di grande effetto: una pastiglia e il malato è guarito, un ago e la patologia è risolta istantaneamente. Ci sono situazioni in cui questi episodi eclatanti accadono, e ne sono testimone nella mia modesta pratica clinica di medico di famiglia e agopuntore, ma non è la regola ed è bene che non la prendiamo come tale, se no rischiamo di far diventare la terapia una “performance” e noi di entrare in un delirio di onnipotenza. Ricordo un mio maestro che mi disse che prima di essere dei geni artistici, bisogna essere dei bravi artigiani, e nel lavoro costante di un bravo artigiano vi è sempre qualcosa di geniale. Credo che sia una buona riflessione per tutti noi terapeuti. Stiamo trattando infatti una terapia che entra nell’ambito dell’alchimia della medicina classica cinese, e precisamente di quel processo che si chiama “Coltivazione”.
    La coltivazione richiede tempo e costanza, esattamente come un contadino che ara il terreno, semina, innaffia, concima e attende con pazienza i frutti del suo duro lavoro. Così è la strada della coltivazione interna della persona: duro lavoro, pazienza e costanza per ottenere i risultati.
    In Alchimia cinese si utilizzano 3 strumenti principali per lavorare su di noi: meditazione, qi gong e agopuntura. Tutti e tre gli strumenti hanno la stessa importanza!
    Tralascerò il discorso meditazione e qi gong perché non sono argomento di questa trattazione, e meriterebbero ciascuna una trattazione approfondita a parte, e mi concentrerò invece sul trattamento agopunturistico, ma voglio solo dire che il lavoro con il qi gong si baserà prettamente sulle tecniche dei 5 animali e dei 6 suoni.
    Come detto, oltre all’efficace trattamento del maestro Sun Si Miao citato all’inizio, esistono altre possibilità di lavoro: lavorare sui Luo e sullo Xue
    Sappiamo che i MO si vanno ad annidare nei LUO, o meglio nascono da emozioni bloccate nei LUO e che iniziano a circolare nel sangue.
    Come possiamo lavorare sui Luo? Se ci troveremo in una situazione di pieno, ovvero troveremo ectasie e stasi venose lungo il decorso del meridiano, andremo a fare sanguinare il punto Luo e le stasi di sangue lungo il percorso con l’ago triangolare o il martelletto a fiori di prugna o il Gua Sha.
    Se ci troviamo invece in una condizione di vuoto, ovvero con ectasie lungo il decorso del meridiano principale, con un cedimento cutaneo o depositi di grasso e noduli lungo il percorso del Luo, tratteremo prima con sanguinamento del punto Luo e poi con moxa andando a tonificare il meridiano.
    Nelle condizioni di Pieno i Luo riescono a trattenere ancora le emozioni, mentre nel vuoto vi è stata una soppressione e il blocco è stato trasferito ai meridiani straordinari, e in questo caso il trattamento e le ferite del paziente saranno molto più profondi e intensi.
    Ma quale Luo scegliere? Per capire quale Luo trattare bisogna prima di tutto ascoltare il paziente, e poi ascoltare i nostri demoni che si attivano. Quello che è attivo in me lo è anche nel paziente. Detto ciò andremo a cercare il movimento energetico del demone interessato
    Elenco ora una tabella per fare chiarezza sulle tipologie di demoni, le loro logge energetiche, la loro forma di difesa e la ferita che vanno a proteggere.
      DEMONE
      LOGGIA
      DIFESA
      FERITA
      DRAGO
      ACQUA
      POTERE,DISTRUZIONE
      IMPOTENZA, CASTRAZIONE
      TIGRE
      LEGNO
      VENDETTA,SADISMO,SFIDA
      ESSERE VIOLENTATO, FERITO
      FENICE
      FUOCO YANG
      ARROGANZA FISICA
      DISPERCEZIONE DEL PROPRIO CORPO, SENSO DI INFERIORITA’
      VOLPE
      FUOCO YIN
      ARROGANZA INTELLETTUALE
      DISPERCEZIONE DEL PROPRIO IO, SENSO DI INFERIORITA’
      SCIMMIA
      TERRA
      PROVOCAZIONE,SCHERNO
      UMILIAZIONE,VERGOGNA
      SERPENTE
      METALLO
      MANIPOLAZIONE,SEDUZIONE
      SESSUALITA’ RESPINTA
    Una volta identificato il demone e la loggia interessata andremo a valutare il/i meridiani interessati osservando il decorso del meridiano e andandolo a palpare.
    A questo trattamento aggiungeremo il trattamento dello Xue per sostenere lo Yin ed evitare che i Mo vadano a danneggiare gli organi, permettendo così allo Shen di esprimerli e di portarli alla luce.
    I classici dicono proprio che dopo il trattamento con i Luo di nutrire il sangue con i seguenti punti:
    8 LR, 17 BL, 42 ST.
    Cosa dovremo aspettarci da questo trattamento? Lunghe chiacchierate con il nostro paziente e grandi sblocchi di energia fino alla manifestazione dell’energia demoniaca e della ferita che vi sta sotto.
    Si inizia per prima cosa a lavorare sui Luo e allo stresso tempo occorre nutrire il sangue come detto sopra.
    In genere quello che i pazienti mostrano è in primis una grande resistenza, poiché vi è molta paura se non addirittura terrore nel vedere i propri demoni e le ferite che vi stanno dietro, questo perché significa tornare in uno stato regressivo di trauma subito, dobbiamo perciò avere pazienza e rispettare le difese del paziente senza però fermarci davanti ad esse.
    Superata la fase di resistenza e di paura, entreremo nel demone e qui dobbiamo permettere al paziente di sperimentarsi e entrarvici più volte in varie sedute.
    A questo punto della terapia quando è manifesto il demone, e il paziente lo percepisce e ne inizia ad essere cosciente,passeremo a lavorare con il sangue permettendo così il fluire dello Shen e dei Mo.
    Come trattare lo xue?
    Utilizzeremo punti differenti a seconda dell’organo che ha maggiore energia (e questo lo scopriamo dall’esame dei polsi) :
  • Se il Polmone è forte si muoverà il sangue con 6 HT, 6 LR, 45 BL
  • Se il Cuore è forte allora rinvigoriremo il sangue con 10 SP, 17 BL
  • Se la Milza è forte armonizzeremo il sangue con 30 ST e 4 KI
    A contatto con il proprio demone i primi tempi si proverà dolore e sofferenza ma allo stesso tempo un senso di grande energia fisica e corporea, perché il MO è molto potente e fonte di grandissima energia. Con l’andare avanti della terapia vedremo che il paziente inizierà a provare piacere e divertirsi con il proprio MO, e a quel punto entrerà in contatto con la sua ferita, ed è l’energia del MO stesso a sostenere il paziente e consentirgli di sentire il suo “bambino ferito”.
    A questo punto sta avvenendo la prima vera integrazione tra Yin e Yang.
    Quando siamo in contatto con la ferita del paziente, per aiutarlo a risolverla lavoreremo con i meridiani straordinari e la Zong Qi.
    Gli sblocchi energetici ed emotivi sono molto importanti per rendere conscio l’inconscio, fare cessare la guerra con i nostri demoni imparando ad accettarli e ad impadronirci della loro energia e di armonizzare così lo Yin e lo Yang in noi. Non dobbiamo avere fretta e dobbiamo “coltivare” il nostro paziente con amore e cura, rimanendo in contatto con ciò che accade al paziente, nella stanza e in noi stessi. Le emozioni e gli sblocchi possono essere molto forti, ma noi come terapeuti non dobbiamo averne paura. Se ne proviamo paura è perché non abbiamo ancora ascoltato, risolto e accettato i nostri demoni e le nostre ferite interne.
    Per questo è importante che un terapeuta prima di lavorare con un paziente abbia lavorato su se stesso con un altro terapeuta come guida.
    Prima di essere terapeuti dobbiamo essere pazienti.
    Non possiamo essere guide cieche in un posto a noi estraneo e ostile, ovvero non possiamo condurre nessuno dove noi stessi abbiamo paura di andare. E’ un lavoro difficile, ma ne vale la pena e a mio avviso, e anche secondo i classici, apre le porte alla vera guarigione.
    Tutte le patologie originano dallo Shen” Ling Shu cap.8!!
    Ma quali patologie fisiche possono comparire a causa dei MO?
    Innanzitutto tutte le patologie che entrano nell’ambito della somatizzazione psico-fisica,tutte le patologie della sfera psichiatrica, fino a sfociare nelle patologie croniche “autodistruttive” : neoplasie, autoimmunità, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia etc etc.. Insomma praticamente tutte le patologie!!
    Il lavoro sui MO è quindi un lavoro curativo oltre che preventivo.
    I Classici e l’Alchimia prevedono una lavoro costante e quotidiano con il Qi Gong e la Meditazione e almeno 2 sedute alla settimana di agopuntura.
    Per la cronaca devo citare anche un ulteriore trattamento efficace sulla gestione dei sintomi psichici causati dall’invasione del sangue da parte dei MO. Il trattamento fu codificato da Wang Qi Ren. Il trattamento è indicato però solo per le manifestazioni psichiche dei MO senza interessamento organico. Lo scopo della terapia è drenare il calore-umidità del sangue che minaccia il cuore, sfruttando il Dai Mai. I punti da trattare sono : 1 HT, 21 SP, 13 LR, 26 GB.
    Lo scopo è appunto drenare il calore-umidità dal Cuore ( 1 HT) utilizzando il grande Luo di Milza (21 SP) che avvolge il petto, fino al Dai Mai (13 LR, 26 GB). Se prevale il calore vi sono prevalenti manifestazioni psicotiche-maniacali, se prevale l’umidità avremo maggiori manifestazioni depressive-schizzoidi.
    CONCLUSIONI
    Alla fine siamo riusciti a scoprire che cosa sono i MO e i GUI, la loro eziopatogenesi energetica, il loro significato psicanalitico e l’importanza del loro trattamento. Abbiamo poi valutato le possibilità terapeutiche : dal punto di vista sintomatico i 13 demoni e la tecnica di Wang Qi Ren; la meditazione, il qi gong, il trattamento sui Luo e la coltivazione personale, invece, come cura della problematica nella sua origine e prevenzione per le sue possibili conseguenze.
    In ogni caso all’origine di ogni terapia vi è l’ascolto del paziente e di noi stessi; non come terapeuti, ma come essere umani, identici alla persona che abbiamo di fronte.
    BIBLIOGRAFIA


  • I DISTURBI DELLO SHEN: LO PSICHISMO IN MEDICINA CLASSICA CINESE, E.Simongini e L.Bultrini
  • I MERIDIANI LUO, E.Simongini e L.Bultrini
  • IL LINGUAGGIO DEL CORPO, A.Lowen
  • IL GUARITORE FERITO, P.Moselli
  • RIUSCIURA’ L’ICEBERG AD AFFONDARE IL TITANIC? EVITARE COLLUSIONI E COLLISIONI CAUSATE DAI LATI OSCURI DEL CLIENTE E DEL TERAPEUTA, B.Shapiro, Congresso IIBA 2000