Carissimi eccomi tra voi con gioia di nuovo a riscrivere sul mio blog, e pubblico la mia relazione portata al congresso della Società Italiana di Agopuntura del 2014.
Spero vi sia di gradimento..
Nella nostra società si è
sempre parlato di demoni,diavoli e forze malefiche, con un
atteggiamento di rifiuto, negazione e paura. Tutta la società
occidentale, radicata nelle sue influenze cristiane, ha sempre visto
due entità contrapposte in eterna lotta, il Bene contro il Male, la
Luce contro le Tenebre, Dio contro il Diavolo. In questa guerra il
Bene trionferà sempre e il Male deve essere scacciato da noi,
rifiutandolo come qualcosa da estirpare da noi stessi e dalla
società. Ma da dove ha origine il male nella nostra tradizione e
società? Dobbiamo andare a vedere il mito biblico..
“ In principio Dio,
nella Sua Gloria e Potenza, il secondo giorno della Creazione fece i
Cieli e con essi tutte le schiere angeliche e le creature celesti.
Gli angeli erano le creature più vicine a Dio, poste al servizio Suo
e della Creazione. Pur essendo al servizio di Dio anche loro erano
soggetti al Libero Arbitrio, la legge Universale che regola tutto il
Creato. Tra questi il più potente e luminoso era un angelo di nome
Lucifero, il cui nome porta il significato di Portatore di Luce. Era
tanto radioso e grande che era la creatura più simile a Dio in
gloria e potenza. Un giorno rendendosi conto realmente di ciò che
era decise di mettere in atto una ribellione e di non essere più
servo.. ma padrone. Un gruppo di angeli lo seguì nella ribellione
all’autorità di Dio, ma un angelo altrettanto potente e devoto a
Dio, Michele,sconfisse Lucifero e fece precipitare lui e i suoi
seguaci giù dai Cieli nelle profondità della Terra, dove cambiò
aspetto e divenne oscuro e mostruoso e divenne il Diavolo e gli
angeli caduti divennero i suoi Demoni. Da allora la guerra tra il
bene e il male non è mai cessata e continuerà fino all’apocalisse,
secondo il cristianesimo, dove il Diavolo verrà sconfitto
definitivamente.
Per la tradizione ebraica
antica invece i demoni erano visti come creature fatte di energia che
non per forza erano malefiche.. ad esempio il rito del capro
espiatorio consisteva nel far ricadere su di una capra i peccati
della persona e poi di giustiziarla. A quel punto un demone del
deserto, chiamato Azazel, avrebbe portato via i peccati della
persona.
Nella cultura giapponese
più antica i demoni o oni
avevano una funzione anche benefica e protettrice che poi nei secoli
si trasformò anche qui in una visione di creature malefiche da
scacciare e controllare.
Nella tradizione cinese si
parla di creature malefiche e demoniache facendo la distinzione tra
: Yao, spiriti della
natura di duplice forma animale e umana, molto simili agli Oni
giapponesi
Gui,
fantasmi che accompagnano l’uomo nella vita e nella morte.
Mo,
demoni che vanno a possedere il corpo delle persone causando malattie
croniche, che possono portare alla morte e al suicidio, secondo la
tradizione.
Essendo la medicina cinese
parte della cultura e tradizione cinese,ed essendo questa in origine
una cultura di origini sciamaniche , animistiche ed esoteriche,vedeva
molte malattie come possessioni demoniache, e queste venivano
trattate con dei trattamenti simil- esorcismi, il cui scopo era
estirpare il demone infestante dal corpo della persona , di cui la
malattia ne era il segno.
Dobbiamo inoltre precisare
però che nella cultura cinese vi sono approcci differenti:
l’approccio Taoista e quello Confuciano. Quello Taoista non giudica
il Bene e il Male come due entità di cui una è meglio dell’altra,
ma piuttosto di due aspetti della realtà che esistono e si
inter-scambiano in un movimento fluido e continuo. Due aspetti del
grande Dao, uno Yin e l’altro Yang . La tradizione Confuciana
invece, che si interessa molto al ruolo dell’uomo nei confronti
della società , ovviamente giudicherà sbagliato il Male e giusto il
Bene, al fine di una vita migliore dell’uomo nei confronti degli
altri uomini. Un approccio molto più simile all’occidentale.
Io credo profondamente
sull’importanza e sugli effetti che hanno le tradizioni, le
credenze e i culti delle società sulle nostre vite e dell’importanza
delle nostre radici dalla quale non dobbiamo ne possiamo separarci.
Non siamo cinesi ne di tradizione cinese. Noi siamo occidentali, e
personalmente sono un’occidentale di religione cattolica, e ritengo
fondamentale fare questa differenza, perché ciò che siamo non è
legato dal pensiero e società orientale, ma da quella occidentale,
che lo si voglia o meno accettare e separarci da questo
significherebbe separarci dalle nostre radici. Possiamo però
utilizzare le efficaci tecniche dei cinesi e della loro medicina per
lavorare sui di noi come via efficace di riscoperta e rinascita di
noi stessi rispettando le nostre radici.
La tradizione cinese ci
insegna come siamo un tutt’uno unito e diviso allo stesso tempo con
l’Universo. Ci insegna che le energie che scorrono in noi derivano
dal Cielo e dalla Terra e ne sono un loro dono. Ci insegna che ciò
che è intorno a noi è anche in noi. Pertanto se nell’Universo e
nella nostra cultura esistono due entità una benefica e una malefica
in eterna lotta, così che è anche in noi.. nella nostra mente,
nella nostra anima, nel nostro corpo e nelle nostre energie.
Esistono, infatti, in noi energie benefiche e malefiche.. angeliche
e una demoniache, in eterno conflitto.
Scopo di questo lavoro è
spiegare l’esistenza e funzione di questa energia demoniaca, i
vari metodi terapeutici per possederla, contenerla e far cessare
questo atroce conflitto che è in noi al fine di risolvere le
patologie causate da esso.
L’ANTICO
TRATTAMENTO DELL’ENERGIA DEMONIACA NELLA MEDICINA CINESE : I 13
DEMONI
Se andiamo ad analizzare i
testi classici della medicina cinese ed in particolare il Su Wen e il
Ling Shu, in tutti i suoi capitoli si vedrà parlare dei Fattori
Patogeni quali Freddo, Caldo, Umido,Vento, Fuoco e Secco come causa
delle patologie. Il messaggio che viene mandato in un primo tempo è
di una energia esterna che viene a penetrare nel nostro corpo e va a
causare la patologia, sia fisica che psichica. Una visione non molto
differente dalla nostra visione infettivologica delle malattie. Il
concetto di fondo della terapia è di eliminare il Fattore Patogeno
Esterno ( FPE) tramite varie tecniche quali l’agopuntura, le erbe,
la moxibustione e il Qi Gong.
A proposito di questo
movimento di energetico che va dall’esterno all’interno, e
soprattutto riguardo all’argomento demoni, nell’antica medicina
cinese si pensava anche all’infestazione del corpo del paziente da
parte di uno spirito maligno che veniva chiamato Gui,
come detto prima. Nel Ling Shu al cap.58 si parla appunto di questo
nel caso di persone che si ammalano improvvisamente senza rendersi
conto particolarmente dell’accaduto.
Quante patologie
occidentali possiamo far rientrare in questo campo? Molte direi.. A
partire da tutte le problematiche psicologiche che si volgono al
versante psicotico, come anche a quello depressivo, come pure a
quello schizofrenico, senza tralasciare tutti noi buoni nevrotici che
stiamo nel mezzo. Inoltre a questo aggiungiamo tutte le patologie
acute con perdita dello stato di coscienza, che va dalle aritmie
fatali, alle patologie ischemiche cerebrali fino ad arrivare alle
patologie neoplastiche con andamento metastatico..
Il grande medico Sun Si
Miao, codificò un trattamento apposito per trattare le patologie da
infestazione dei Gui che vanno a causare problematiche dello Shen,
chiamando questo trattamento “ I 13 demoni”. Consiste in 13
punti, divisi in 4 triplette, che vanno a trattare le problematiche
causate dai Gui. Erano un vero e proprio “esorcismo” tant’è
che venivano utilizzati aghi speciali, legati con un filo di seta al
loro apice, in modo tale che il medico non dovesse toglierli con le
proprie mani ma semplicemente tirando i fili, in modo da scongiurare
di infettarsi con il Gui. Gli aghi poi venivano gettati nel fuoco.
Questa procedura mostra
quanto fossero presi sul serio i Gui e quanto fossero visti come
qualcosa di concreto e malefico che poteva colpire chiunque
indiscriminatamente, e dal quale occorreva proteggersi. Siamo ancora
in un ambito di visione sciamanica e animistica della malattia ma che
comunque ha creato un approccio efficace sia per il trattamento di
patologie psichiatriche, sia per il trattamento in emergenza di
patologie insorte improvvisamente di cui il paziente non ha
coscienza.
I “13 demoni”, come
detto, sono 13 punti nel cui nome è presente l’ideogramma Gui,
e che hanno efficacia nel trattamento di patologie causate dai demoni
esterni. In origine i punti erano 21, ma Sun Si Miao ne ha
selezionati 13, molto probabilmente i più efficaci.
Vediamo ora in dettaglio
questa importante tecnica della medicina cinese:
1° TRIPLETTA
26 GV
- Gui Gong, palazzo
del fantasma
11 LU
- Gui Xin,
fiducia del fantasma
1 SP –
Gui Lei, fortezza del
fantasma
Questi punti della
tripletta sono tutti punti Ting, i quali aprono i portali e
risvegliano la coscienza, reintegrano lo Yang, trattano le pienezze
sotto il cuore e aprono la gola per esprimere le emozioni ( secondo
il Nan Jing).
Secondo la tradizione
questa tripletta è quella da utilizzare sempre in tutti i casi da
associare alle triplette successive o a punti esterni. Le indicazioni
per questa tripletta sono “ Le entità sono entrate nel corpo del
paziente e parlano alle sue orecchie, tanto che gli pare di sentire
la propria voce parlargli nella testa e lui si fida di questa. Questa
voce induce la persona a ritirarsi dal mondo. Le persone vicine al
paziente lo vedono sempre assorto in se stesso e che tende a
separarsi dal mondo.”
2° TRIPLETTA
7 PC -
Gui Xin, cuore del
fantasma
62 BL
- Gui Lo, strada del
fantasma (con ago
riscaldato e puntura superficiale)
16 GV
- Gui Zhen,
cuscino del fantasma
E’ da notare che questi
primi 6 punti delle due triplette cominciano e finiscono con il Du
Mai, essendo una delle sue funzione il sostegno dell’Io del
paziente e la sua connessione con la realtà.
Come indicazioni di questa
tripletta Sun Si Miao dice “ Il Gui induce cambiamenti ulteriori
nel comportamento del paziente. Il paziente inizia a frequentare
posti e avere comportamenti che non aveva mai avuto. La voce nella
testa non si sente più solo quando si sveglia ma anche quando va a
dormire. Il Gui
penetra fino al cuore.
3° TRIPLETTA
6 ST
- Gui Chuang, letto
del fantasma (con ago riscaldato e puntura superficiale)
24 CV
- Gui Shi , mercato
del fantasma
8 PC – Gui
Ku,caverna del fantasma
Secondo Sun Si Miao
dobbiamo usare questa tripletta quando “ la persona incomincia a
parlare nel sonno a volte con voce diversa dalla sua. Ha cerchi verdi
attorno agli occhi perché fa fatica a dormire, e per questo anche
preferisce stare nell’oscurità. La persona fa uso di sostanze che
lo portano allo stordimento e frequenta posti dove ci sono altri Gui.
La persona inizia a frequentare posti umidi,scuri e freddi. E’ un
paziente che si nasconde sotto i tavoli e che manifesta una
separazione della realtà.”
4° TRIPLETTA
23 GV
- Gui Tang, sala del
fantasma
1 CV - Gui
Zang, fantasma nascosto ( solo in moxa)
11 LI
- GuiChen, fantasma
ufficiale ( con ago riscaldato e puntura superficiale)
Hai Quan –
Gui Feng, sigillo del
fantasma
L’ultima tripletta ha 4
punti perché sono coinvolti sia il Ren Mai che il Du Mai. Quando
viene interessato il Ren Mai il paziente dimagrisce molto e sviluppa
comportamenti autodistruttivi.
“ Il malato ha risvegli
notturni, sembra un fantasma che si aggira per la casa. E’ in stato
confusionale e non riconosce le persone a lui note. Col progredire
della malattia il paziente diventa sempre più freddo e soporoso. Può
arrivare al punto di portare al suicidio il paziente”
Questo antico trattamento
può essere utilizzato per varie patologie e problematiche fisiche e
psichiche. Ecco ora un piccolo schema che può aiutare:
- 1° tripletta , in tutti i casi e nelle patologie fisiche ad insorgenza improvvisa della quale il paziente non se ne renda conto
- 1° tripletta + 2° tripletta, per i disturbi psicotici
- 1° tripletta + 3° tripletta, per i disturbi schizzoidi e schizzofrenici
- 1° tripletta + 4° tripletta, per i disturbi depressivi e le demenze
Osservano questo
trattamento dobbiamo però domandarci: “ Che cosa sono i Gui??” o
”Cosa rappresentano secondo la visione energetica??” I “13
demoni” sono senza dubbio una tecnica molto efficace nel
trattamento delle patologie per cui è indicato e, a mio parere, da
riscoprire nella pratica dell’agopuntura moderna. Ovviamente, però,
i Gui non sono spiriti che possiedono i corpi delle persone, ma
piuttosto rappresentano la manifestazione ultima e improvvisa di un
blocco del flusso della nostra energia demoniaca, che chiameremo “MO”
. Andremo ora a capire cosa sono realmente i MO e come si formano
nel nostro corpo.
MO
: L’ENERGIA DEMONIACA
Secondo la tradizione
antica, i Mo sono dei demoni molto più potenti dei Gui , poiché
hanno la capacità di penetrare e impossessarsi molto in profondità
del paziente, fino al livello dei meridiani Luo.
Dobbiamo ricordare che il
nostro corpo è costituito, secondo la medicina cinese da vari
strati energetici.
Al centro del nostro
“cosmo energetico” ci sono i meridiani principali, che
rappresentano a livello psichico il nostro lato cosciente, a livello
fisico la manifestazione ultima del nostro Jing e del nostro Shen, e
a livello energetico ed emozionale il “canto della nostra vita”.
A proteggere i meridiani
principali troviamo due prime linee di difesa: i meridiani
tendino-muscolari contro i fattori patogeni esterni (FPE) e i
meridiani Luo contro i fattori patogeni interni (FPI). Se i fattori
patogeni superano la prima linea di difesa dell’organismo, vengono
deviati e “stoccati” in altri merdiani ben lontani da quelli
principali, che sono per i FPE i meridiani distinti e per i FPI i
meridiani straordinari.
Facciamo un esempio, se
un evento traumatico esterno, psichico o fisico, colpisce una
persona, la wei qi dei meridiani tendino-muscolari interverrà come
prima linea di difesa. Nel corpo della persona , a seguito del
trauma, nasceranno emozioni che turberanno e minacceranno i
meridiani principali; per evitare ciò queste emozioni verranno
represse e trattenute nei meridiani Luo.
A seguito di questa
repressione, il libero fluire delle emozioni e del qi verrà
interrotto,si creeranno dei blocchi,il qi inizierà a stagnare, a
corrompersi e perturbarsi e a dar vita ai MO : i nostri demoni
interni.
Come San Michele fece
precipitare nella terra Lucifero, così le emozioni “ribelli”
precipiteranno in noi, nella più profonda repressione,e da qui
daranno vita ai nostri diavoli interni.
La loro sede sarà nel
sangue o Xue,la stessa sede dello Shen.
Anche in noi, così,
esiste la lotta tra il Bene e il Male.
I Mo
prendendo sede nel sangue andranno a perturbarne il flusso causando
uno squilibrio tra lo Yin e lo Yang e una cattiva nutrizione degli
organi, colpendo in prevalenza fegato, cuore e polmoni: la sede
degli Hun, dei Po e del piccolo Shen. I Mo circolando prenderanno
sede nel sangue dei vari Zang e nasceranno cosi i 6 Mo: Il Dragone
dall’Acqua, la Tigre dal Legno,la Fenice e la Volpe dal Fuoco,la
Scimmia dalla Terra e il Serpente dal Metallo. Il Dragone è il
signore del Potere e della Distruzione, la Tigre della Vendetta e
del Sadismo, la Fenice della Superiorità e Arroganza fisica, la
Volpe di quella intellettuale. La Scimmia è signora della
Provocazione e dello Scherno, il Serpente infine della Seduzione e
Manipolazione. Esiste un’altra classificazione dei demoni che li
divide in 5 dragoni (yang) e 5 tigri (yin), ma ho preferito
utilizzare la precedente perché visivamente più intuitiva secondo
me.
I demoni
rimangono per lo più oscuri e celati alla coscienza, circolando
nella parte più Yin e inconscia di noi, ovvero lo xue. In questa
maniera continueranno a portare squilibrio nello Yin e nello Yang e
nei vari organi, finchè la situazione scoppierà e nascerà la
patologia psichica che in un primo tempo sarà una nevrosi e se non
trattata poterà a tutta una gamma di patologie che vanno dal
versante schizofrenico da un estremo, a quello psicotico all’altro
estremo. In parole povere quando la lotta diventa troppo atroce
dentro di noi scegliamo come non sentirla più: o ci dissociamo da
essa o evadiamo in un altro mondo.
Staccandoci
per un secondo dalla medicina cinese vorrei fare una breve
integrazione psicanalitica di questo argomento, al fine di mostrare
che anche in occidente come in oriente, seppur diversi e con radici
differenti, combattiamo la stessa battaglia.
Se
osserviamo la storia del pensiero e delle scoperte psicanalitiche in
occidente, il primo a parlare di lato oscuro nel senso demoniaco è
C.G.Jung introducendo il concetto, appunto, di una parte della
nostra psiche oscura, celata, con radici anche malefiche che
chiamerà “Ombra”. Dobbiamo ricordare che Jung è stato un
eccellente studioso di Taoismo e culture orientali oltre ad essere
un grande psicanalista. Contemporaneo a Jung è W. Reich, anche lui
allievo di S.Freud, che non parlò di demoni direttamente, ma
introdusse l’importanza del concetto di lavoro sul Transfert e
Controtransfert con il paziente. Ricordo che per Transfert si
intende ciò che il paziente proietta sul terapeuta, e per
Controtransfert ciò che il terapeuta proietta sul paziente.
Dobbiamo tenere sempre a mente che il setting terapeutico, o il
luogo di terapia del paziente,di qualsiasi terapia si tratti, è una
palestra dove il paziente andrà sempre a proiettare i suoi demoni
sul terapeuta (TRANSFERT) e sull’ambito terapeutico, e questa è
cosa buona e giusta. Il problema però è che il terapeuta deve
essere ben cosciente del Transfert, e soprattutto dei propri demoni
interni che si attivano in risposta a quelli del paziente e che, da
terapeuta, deve stare bene attento a non proiettare e agire,se non
in maniera ben cosciente e voluta a fini terapeutici
(CONTROTRANSFERT). Questa lotta e lavoro interno è tutto inconscio,
ma è necessario per una buona terapia che diventi conscio; ovvero
che liberiamo la Ying Qi dai Luo e la portiamo ai meridiani
principali. Il Transfert è un meraviglioso strumento di lavoro per
il paziente e il Controtransfert uno strumento eccezionale per
conoscere e capire il paziente al meglio. Per questo motivo Reich
sanciva l’importanza del lavoro sul Transfert e Controtransfert,
ma non fu lui a introdurre il lavoro e il concetto di demoni in
psicanalisi. Fu il suo allievo A. Lowen ad introdurre il concetto di
“demoni”, definendoli come energie derivate da emozioni
stagnanti dal passato, che assumono un carattere oscuro e malefico
per questo. Il primo infine a portare a fondo il lavoro sui demoni è
stato un allievo di Lowen il cui nome è Ben Shapiro.
Nel suo
lavoro Shapiro spiega bene che cosa sono i demoni: sono energie
oscure con un carattere malefico, originate da blocchi antichi di
emozioni, il cui scopo è proteggere il paziente dal rientrare nelle
sue “ferite” e blocchi originari.
Esempio per
capirci meglio: il desiderio di potere va a proteggere la persona
dal risentire ancora la sua ferita che è quella di sentirsi fragile
e impotente.
Shapiro
divide inoltre i nostri demoni in due categorie: i demoni
genitoriali e quelli infantili. I demoni genitoriali sono quelli che
i nostri genitori hanno proiettato su di noi per dominarci, mentre
quelli infantili sono le nostre forme di difesa ai demoni
genitoriali.
Facciamo
sempre un esempio per capirci meglio.
Mettiamo
che un padre sia molto duro con il figlio e lo faccia sempre sentire
impotente e incompetente. Dietro a questo demone del padre vi è la
paura di sentirsi fragile e impotente, e il suo demone causerà la
sua stessa ferita al figlio, che si sentirà umiliato e castrato dal
padre. Da questa frustrazione nel bambino nasceranno emozioni di
dolore, paura, tristezza e rabbia verso il padre, che però verranno
bloccati nei meridiani Luo. In seguito a questo blocco nascerà il
MO, e precisamente lo stesso del padre.
Terminata
questa digressione psicanalitica, possiamo ora vedere quanto sia
diffuso sia nella cultura orientale che in quella occidentale lo
studio e l’importanza del lavoro su questa tematica.
Ma perché
è importante lavorare sui nostri demoni? Perché sono una parte
inconscia e nascosta di noi che ha una pesante influenza sia sulla
nostra salute fisica, che psichica. Inoltre, visto che abbiamo
appreso che non sono una vera e propria entità che si impossessa di
noi, ma più che altro una energia che nasce e si trasforma in noi,
è importante lavorarci per impossessarsi di questa nostra ulteriore
fonte di vitalità (poiché ogni forma di energia infonde vitalità
al corpo) e di far cessare la guerra che è in noi tra bene e male.
Dobbiamo ridare dignità e rispetto ai nostri demoni poiché come
abbiamo visto non sono dei nemici ma delle sorte di difensori e
protettori delle nostro ferite e fragilità, e la vera terapia sarà
prendere coscienza, padroneggiare ed esprimere i nostri demoni
tenendoli saldi in pugno senza alcuna paura, per potere così vedere
le ferite che proteggono. Dobbiamo acquistare una visione taoistica
che non giudica ne accusa, ma accetta che siamo fatti sia Luce che
di Tenebre, di Yang e Yin e che questo va accettato e rispettato.
Inoltre i demoni sono un potente strumento per il terapeuta per
capire e conoscere cosa si muove nel paziente, semplicemente
ascoltando se stesso. I nostri demoni interni, infatti, rispondono e
si attivano ai demoni del nostro paziente, come il nostro cuore si
muove davanti alla gioia e l’amore, rispettando sempre la regola
che ciò che è attorno a noi è anche in noi. La Terapia è
accettare, comprendere, integrare, possedere ed esprimere lo Yin e
lo Yang che è in noi.
LA
TERAPIA
Innanzitutto
dobbiamo fare una premessa: NON E’ UNA TERAPIA DI BREVE DURATA! Mi
permetto di sottolineare questo perché vi è ormai nella medicina
ufficiale e anche in quella complementare la ricerca miracolistica
della terapia di grande effetto: una pastiglia e il malato è
guarito, un ago e la patologia è risolta istantaneamente. Ci sono
situazioni in cui questi episodi eclatanti accadono, e ne sono
testimone nella mia modesta pratica clinica di medico di famiglia e
agopuntore, ma non è la regola ed è bene che non la prendiamo come
tale, se no rischiamo di far diventare la terapia una “performance”
e noi di entrare in un delirio di onnipotenza. Ricordo un mio
maestro che mi disse che prima di essere dei geni artistici, bisogna
essere dei bravi artigiani, e nel lavoro costante di un bravo
artigiano vi è sempre qualcosa di geniale. Credo che sia una buona
riflessione per tutti noi terapeuti. Stiamo trattando infatti una
terapia che entra nell’ambito dell’alchimia della medicina
classica cinese, e precisamente di quel processo che si chiama
“Coltivazione”.
La
coltivazione richiede tempo e costanza, esattamente come un
contadino che ara il terreno, semina, innaffia, concima e attende
con pazienza i frutti del suo duro lavoro. Così è la strada della
coltivazione interna della persona: duro lavoro, pazienza e costanza
per ottenere i risultati.
In Alchimia
cinese si utilizzano 3 strumenti principali per lavorare su di noi:
meditazione, qi gong e agopuntura. Tutti e tre gli strumenti hanno
la stessa importanza!
Tralascerò
il discorso meditazione e qi gong perché non sono argomento di
questa trattazione, e meriterebbero ciascuna una trattazione
approfondita a parte, e mi concentrerò invece sul trattamento
agopunturistico, ma voglio solo dire che il lavoro con il qi gong si
baserà prettamente sulle tecniche dei 5 animali e dei 6 suoni.
Come detto,
oltre all’efficace trattamento del maestro Sun Si Miao citato
all’inizio, esistono altre possibilità di lavoro: lavorare sui
Luo e sullo Xue
Sappiamo
che i MO si vanno ad annidare nei LUO, o meglio nascono da emozioni
bloccate nei LUO e che iniziano a circolare nel sangue.
Come
possiamo lavorare sui Luo? Se ci troveremo in una situazione di
pieno, ovvero troveremo ectasie e stasi venose lungo il decorso del
meridiano, andremo a fare sanguinare il punto Luo e le stasi di
sangue lungo il percorso con l’ago triangolare o il martelletto a
fiori di prugna o il Gua Sha.
Se ci
troviamo invece in una condizione di vuoto, ovvero con ectasie lungo
il decorso del meridiano principale, con un cedimento cutaneo o
depositi di grasso e noduli lungo il percorso del Luo, tratteremo
prima con sanguinamento del punto Luo e poi con moxa andando a
tonificare il meridiano.
Nelle
condizioni di Pieno i Luo riescono a trattenere ancora le emozioni,
mentre nel vuoto vi è stata una soppressione e il blocco è stato
trasferito ai meridiani straordinari, e in questo caso il
trattamento e le ferite del paziente saranno molto più profondi e
intensi.
Ma quale
Luo scegliere? Per capire quale Luo trattare bisogna prima di tutto
ascoltare il paziente, e poi ascoltare i nostri demoni che si
attivano. Quello che è attivo in me lo è anche nel paziente. Detto
ciò andremo a cercare il movimento energetico del demone
interessato
Elenco ora
una tabella per fare chiarezza sulle tipologie di demoni, le loro
logge energetiche, la loro forma di difesa e la ferita che vanno a
proteggere.
DEMONE
|
LOGGIA
|
DIFESA
|
FERITA
|
DRAGO
|
ACQUA
|
POTERE,DISTRUZIONE
|
IMPOTENZA, CASTRAZIONE
|
TIGRE
|
LEGNO
|
VENDETTA,SADISMO,SFIDA
|
ESSERE VIOLENTATO, FERITO
|
FENICE
|
FUOCO YANG
|
ARROGANZA FISICA
|
DISPERCEZIONE DEL PROPRIO CORPO,
SENSO DI INFERIORITA’
|
VOLPE
|
FUOCO YIN
|
ARROGANZA INTELLETTUALE
|
DISPERCEZIONE DEL PROPRIO IO,
SENSO DI INFERIORITA’
|
SCIMMIA
|
TERRA
|
PROVOCAZIONE,SCHERNO
|
UMILIAZIONE,VERGOGNA
|
SERPENTE
|
METALLO
|
MANIPOLAZIONE,SEDUZIONE
|
SESSUALITA’ RESPINTA
|
Una volta
identificato il demone e la loggia interessata andremo a valutare
il/i meridiani interessati osservando il decorso del meridiano e
andandolo a palpare.
A questo
trattamento aggiungeremo il trattamento dello Xue per sostenere lo
Yin ed evitare che i Mo vadano a danneggiare gli organi, permettendo
così allo Shen di esprimerli e di portarli alla luce.
I classici
dicono proprio che dopo il trattamento con i Luo di nutrire il
sangue con i seguenti punti:
8 LR, 17
BL, 42 ST.
Cosa
dovremo aspettarci da questo trattamento? Lunghe chiacchierate con
il nostro paziente e grandi sblocchi di energia fino alla
manifestazione dell’energia demoniaca e della ferita che vi sta
sotto.
Si inizia
per prima cosa a lavorare sui Luo e allo stresso tempo occorre
nutrire il sangue come detto sopra.
In genere
quello che i pazienti mostrano è in primis una grande resistenza,
poiché vi è molta paura se non addirittura terrore nel vedere i
propri demoni e le ferite che vi stanno dietro, questo perché
significa tornare in uno stato regressivo di trauma subito, dobbiamo
perciò avere pazienza e rispettare le difese del paziente senza
però fermarci davanti ad esse.
Superata la
fase di resistenza e di paura, entreremo nel demone e qui dobbiamo
permettere al paziente di sperimentarsi e entrarvici più volte in
varie sedute.
A questo
punto della terapia quando è manifesto il demone, e il paziente lo
percepisce e ne inizia ad essere cosciente,passeremo a lavorare con
il sangue permettendo così il fluire dello Shen e dei Mo.
Come
trattare lo xue?
Utilizzeremo
punti differenti a seconda dell’organo che ha maggiore energia (e
questo lo scopriamo dall’esame dei polsi) :
- Se il Polmone è forte si muoverà il sangue con 6 HT, 6 LR, 45 BL
- Se il Cuore è forte allora rinvigoriremo il sangue con 10 SP, 17 BL
- Se la Milza è forte armonizzeremo il sangue con 30 ST e 4 KI
A contatto
con il proprio demone i primi tempi si proverà dolore e sofferenza
ma allo stesso tempo un senso di grande energia fisica e corporea,
perché il MO è molto potente e fonte di grandissima energia. Con
l’andare avanti della terapia vedremo che il paziente inizierà a
provare piacere e divertirsi con il proprio MO, e a quel punto
entrerà in contatto con la sua ferita, ed è l’energia del MO
stesso a sostenere il paziente e consentirgli di sentire il suo
“bambino ferito”.
A questo
punto sta avvenendo la prima vera integrazione tra Yin e Yang.
Quando
siamo in contatto con la ferita del paziente, per aiutarlo a
risolverla lavoreremo con i meridiani straordinari e la Zong Qi.
Gli
sblocchi energetici ed emotivi sono molto importanti per rendere
conscio l’inconscio, fare cessare la guerra con i nostri demoni
imparando ad accettarli e ad impadronirci della loro energia e di
armonizzare così lo Yin e lo Yang in noi. Non dobbiamo avere fretta
e dobbiamo “coltivare” il nostro paziente con amore e cura,
rimanendo in contatto con ciò che accade al paziente, nella stanza
e in noi stessi. Le emozioni e gli sblocchi possono essere molto
forti, ma noi come terapeuti non dobbiamo averne paura. Se ne
proviamo paura è perché non abbiamo ancora ascoltato, risolto e
accettato i nostri demoni e le nostre ferite interne.
Per questo
è importante che un terapeuta prima di lavorare con un paziente
abbia lavorato su se stesso con un altro terapeuta come guida.
Prima di
essere terapeuti dobbiamo essere pazienti.
Non
possiamo essere guide cieche in un posto a noi estraneo e ostile,
ovvero non possiamo condurre nessuno dove noi stessi abbiamo paura
di andare. E’ un lavoro difficile, ma ne vale la pena e a mio
avviso, e anche secondo i classici, apre le porte alla vera
guarigione.
“ Tutte
le patologie originano dallo Shen” Ling Shu cap.8!!
Ma quali
patologie fisiche possono comparire a causa dei MO?
Innanzitutto
tutte le patologie che entrano nell’ambito della somatizzazione
psico-fisica,tutte le patologie della sfera psichiatrica, fino a
sfociare nelle patologie croniche “autodistruttive” : neoplasie,
autoimmunità, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia etc etc..
Insomma praticamente tutte le patologie!!
Il lavoro
sui MO è quindi un lavoro curativo oltre che preventivo.
I Classici
e l’Alchimia prevedono una lavoro costante e quotidiano con il Qi
Gong e la Meditazione e almeno 2 sedute alla settimana di
agopuntura.
Per la
cronaca devo citare anche un ulteriore trattamento efficace sulla
gestione dei sintomi psichici causati dall’invasione del sangue da
parte dei MO. Il trattamento fu codificato da Wang Qi Ren. Il
trattamento è indicato però solo per le manifestazioni psichiche
dei MO senza interessamento organico. Lo scopo della terapia è
drenare il calore-umidità del sangue che minaccia il cuore,
sfruttando il Dai Mai. I punti da trattare sono : 1 HT, 21 SP, 13
LR, 26 GB.
Lo scopo è
appunto drenare il calore-umidità dal Cuore ( 1 HT) utilizzando il
grande Luo di Milza (21 SP) che avvolge il petto, fino al Dai Mai
(13 LR, 26 GB). Se prevale il calore vi sono prevalenti
manifestazioni psicotiche-maniacali, se prevale l’umidità avremo
maggiori manifestazioni depressive-schizzoidi.
CONCLUSIONI
Alla fine
siamo riusciti a scoprire che cosa sono i MO e i GUI, la loro
eziopatogenesi energetica, il loro significato psicanalitico e
l’importanza del loro trattamento. Abbiamo poi valutato le
possibilità terapeutiche : dal punto di vista sintomatico i 13
demoni e la tecnica di Wang Qi Ren; la meditazione, il qi gong, il
trattamento sui Luo e la coltivazione personale, invece, come cura
della problematica nella sua origine e prevenzione per le sue
possibili conseguenze.
In ogni
caso all’origine di ogni terapia vi è l’ascolto del paziente e
di noi stessi; non come terapeuti, ma come essere umani, identici
alla persona che abbiamo di fronte.
BIBLIOGRAFIA
- I DISTURBI DELLO SHEN: LO PSICHISMO IN MEDICINA CLASSICA CINESE, E.Simongini e L.Bultrini
- I MERIDIANI LUO, E.Simongini e L.Bultrini
- IL LINGUAGGIO DEL CORPO, A.Lowen
- IL GUARITORE FERITO, P.Moselli
- RIUSCIURA’ L’ICEBERG AD AFFONDARE IL TITANIC? EVITARE COLLUSIONI E COLLISIONI CAUSATE DAI LATI OSCURI DEL CLIENTE E DEL TERAPEUTA, B.Shapiro, Congresso IIBA 2000